NEL CASO IN CUI

la Banca abbia agito nei confronti della societa’ debitrice lamentando l’avvenuta cessione, a una societa’ terza (anch’essa convenuta in giudizio), della partecipazione detenuta dalla debitrice in altra societa’, e chiedendo (tra l’altro) la declaratoria di inefficacia di tale cessione ex art. 2901 c.c., mentre la debitrice, costituendosi, abbia eccepito l’intervenuta prescrizione dell’azione revocatoria

IL GIUDICE

rilevato che il decorso del termine di prescrizione di cui all’art. 2903 c.c. e’ validamente interrotto solo dalla notifica di un atto giudiziario, avendo l’azione revocatoria natura costitutiva;

rilevato inoltre che l’azione revocatoria prevede il litisconsorzio necessario del debitore cedente e del terzo cessionario;

richiamato l’orientamento giurisprudenziale secondo il quale la valida notifica dell’atto introduttivo a uno dei litisconsorti interrompe la prescrizione anche nei confronti degli altri;

rilevato che, nel caso concreto, l’atto di citazione era stato notificato a mezzo pec alla cessionaria prima del decorso del termine quinquennale di cui all’art. 2903 c.c.;

rilevato, inoltre, che il principio della scissione degli effetti della notifica per il notificante e per il destinatario si applica anche agli effetti sostanziali degli atti processuali con i quali venga fatto valere un diritto esercitabile solo in via giudiziale;

accertato che la Banca aveva portato alla notifica l’atto di citazione prima del decorso del termine quinquennale di cui all’art. 2903 c.c. e rilevata, pertanto, la tempestiva interruzione del termine di prescrizione nei confronti di entrambe le litisconsorti;

HA RITENUTO

 di rigettare l’eccezione di prescrizione sollevata dalla debitrice convenuta.

(a cura di Alessia De Pra)