NEL CASO IN CUI

Quotisti di un Fondo chiuso di investimento citino in giudizio il gestore del Fondo lamentando inadempimento ad obblighi contrattuali e di legge relativi a (i) collocamento delle quote; (ii) carenze informative sul rischio dell’investimento. Di conseguenza (iii) invochino a propria tutela la normativa relativa ai servizi e alle attivita’ di investimento del TUF e del regolamento Consob in materia di intermediari (iv) chiedano la restituzione del prezzo di acquisto delle quote 

IL GIUDICE

rilevato che

- gli attori non hanno acquistato le quote del Fondo in occasione di un collocamento posto in essere dal gestore, ma in virtu’ di trattativa privata con il precedente quotista, nella specie una spa di cui gli attori erano tutti soci;

- la normativa invocata dagli attori potrebbe trovare applicazione solamente in merito ad operazioni di negoziazione per conto proprio ossia per attivita’ di acquisto e vendita di strumenti finanziari in contropartita diretta;

- non si applicano le norme sull’offerta fuori sede dato che gli attori non ebbero contatti con il gestore prima del loro ingresso;

- il fatto che il gestore abbia raccolto il questionario di appropriatezza ed eseguito profilatura antiriciclaggio non modifica il regime applicabile alla transazione, ne’ comporta l’applicazione delle regole generali riguardanti le attivita’ di investimento;

- il regolamento del Fondo e la legge non prescrivono che il gestore debba svolgere indagini sulla competenza di acquirenti che subentrano a precedenti quotisti in quanto la dichiarazione di competenza fornita dai nuovi quotisti soddisfa l’unica condizione occorrente al loro valido ingresso nel Fondo;

- il regolamento del Fondo era noto in concreto agli attori e specificava dettagliatamente i rischi del Fondo stesso, 

HA RITENUTO 

di rigettare la domanda ponendo ad esclusivo carico degli attori le spese.

                                                                                                  (a cura di Mattia Carlotto)