LA MERA APPARTENENZA AL SETTORE DEGLI APPALTI PUBBLICI NON PROVA LA CHANCE DI OTTENERE COMMESSE
dott.ssa L. Tosi (Pres. Rel.); dott. L. Boccuni; dott.ssa L. Torresan
Sent. 27.1.2020, n. 135/2020
NEL CASO IN CUI
eseguito un appalto pubblico e iscritta apposita riserva, l’appaltatore agisca contro il committente per il danno subito e il guadagno mancato a causa della prolungata indisponibilita’ dell’area di sedime;
IL GIUDICE
rilevato che, secondo parte attrice, la qualita’ stessa di operatore economico del settore sia prova indiziaria che, in assenza dei rallentamenti, avrebbe impiegato le proprie risorse in ulteriori commesse pubbliche, ritraendone un utile del 10%;
considerato che il lucro cessante cosi dedotto e’ puramente presuntivo, mancando la prova delle commesse rifiutate (Cass. 19604/2016);
HA RITENUTO
di non accogliere la domanda dell’attore con riguardo al profilo di cui sopra.
(a cura di Riccardo Barolo)
Massime ulteriori:
CONSEGUENZE DEL RITARDO NELLA CONSEGNA DEL DURCINTERESSI E RIVALUTAZIONE SUGLI IMPORTI INDICATI NELLE RISERVE
LA MERA APPARTENENZA AL SETTORE DEGLI APPALTI PUBBLICI NON PROVA LA CHANCE DI OTTENERE COMMESSE
Inserito il 13.05.2022
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