DIFFERENZA TRA ATTIVO E PASSIVO FALLIMENTARE QUALE CRITERIO DI LIQUIDAZIONE DEL DANNO IMPUTABILE ALL’AMMINISTRATORE DI SRL IN ASSENZA TOTALE DI LIBRI SOCIALI E SCRITTURE CONTABILI
9.4.2015 n. 1889/2015 R.G.
dott.ssa G. Zanon
NEL CASO IN CUI
nel ricorso per sequestro conservativo promosso dalla Curatela fallimentare, in funzione dell’instauranda azione di responsabilita' nei confronti dell’amministratrice e poi liquidatrice della srl fallita ex art. 146, co. 2, l.fall., la parte ricorrente alleghi, relativamente al fumus boni iuris, la sussistenza di specifiche condotte integranti una gestione dannosa e personalizzata (quali l’esecuzione di bonifici dal conto corrente della societa' in assenza di idonea giustificazione ed il sostenimento da parte della fallita di costi relativi al leasing contratto a titolo personale dall’ex amministratrice e del coniuge), quanto al periculum in mora, l’alienazione di beni immobili da parte dell’ex amministratrice, evidenziando, a sostegno della domanda cautelare, nell’assenza totale di scritture contabili obbligatorie e libri sociali, una differenza tra attivo e passivo fallimentare pari ad € 2.030.851
IL GIUDICE
rilevate la sussistenza dei requisiti del fumus boni iuris e del periculum in mora, anche alla luce della contumacia della resistente, della condotta dannosa mantenuta dalla stessa anche dopo il manifestarsi dello stato di insolvenza e dell’esistenza nei suoi confronti di iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli gravanti su altri beni di titolarita' e l’assenza totale di scritture contabili
HA RITENUTO
di confermare il sequestro conservativo in precedenza concesso con decreto inaudita altera parte, fissandone l’ammontare mediante il criterio, assolutamente residuale, della differenza tra attivo e passivo.
(a cura di Barbara Baessato)

Inserito il 19.06.2015
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