NEL CASO IN CUI

in un procedimento ex artt. 700 cpc e 2476, comma 2, cc promosso da soci non amministratori di una societa’ cooperativa a responsabilità limitata, nei confronti di questa, a) la societa’ resistente contesti la legittimazione dei ricorrenti – asseritamente morosi rispetto al versamento delle quote individuali annue – all’esercizio del diritto di controllo ed ispezione, in quanto escluso dalle previsioni statutarie in tal senso; b) i ricorrenti eccepiscano l’invalidita’ delle clausole statutarie prevedenti limiti di carattere assoluto al diritto di controllo ed ispezione

IL GIUDICE

- rilevato che, in virtu' dell’orientamento giurisprudenziale prevalente, nelle societa’ a responsabilità limitata l’inderogabilita’ in peius dell’art. 2476, comma 2, cc è funzionale al sistema ed al soddisfacimento di un interesse generale e si giustifica in ragione della ritenuta inapplicabilita’ dello strumento del controllo giudiziale di cui all’art. 2409 cc;

- rilevato che l’art. 2545 quinquiesdecies cc prevede l’istituto del controllo giudiziario, oltre che per le societa’ cooperative per azioni, anche per le societa’ cooperative a responsabilita’ limitata;

- rilevato che l’art. 2545 bis, comma 2, cc, esclude, per i soci morosi di societa’ cooperativa per azioni, il diritto di esaminare i libri sociali

HA RITENUTO

legittima, nell’ambito delle societa' cooperative a responsabilita' limitata, l’introduzione di clausole statutarie, modellate sulla scorta dell’art. 2545 bis, comma 2, cc, che prevedano delle limitazioni all’esercizio del diritto di ispezione e controllo da parte dei soci.

(a cura di Barbara Baessato)