NEL CASO IN CUI 

 parte ricorrente, cliente di banca popolare, dopo operazioni baciate di acquisto di azioni, rilevi l’invalidita’ dei negozi allo scopo stipulati e domandi misura urgente che inibisca alla banca qualsivoglia segnalazione alla centrale rischi nonche’ di compensare il credito contestato con altri rapporti attivi tra le parti

IL GIUDICE

 rilevato che

- il rimedio urgente domandato e’ anticipatorio del giudizio di merito in cui si impugnano gli atti negoziali contestati e si accerta la sussistenza o meno del credito della banca;

- le domande proposte sono ammissibili perche’ il richiesto accertamento cautelare soddisfa l’interesse del cliente alla prognosi probabilistica circa la sussistenza del diritto da lui invocato e, d’altra parte, l’art. 700 cpc richiede soltanto fumus e periculum;

- il periculum previsto dall’art. 700 cpc va tuttavia inteso come rischio di un pregiudizio, del diritto fatto valere, imminente e irreparabile, pregiudizio come tale bisognoso di essere subito scongiurato perche’ non compiutamente ristorabile;

- quanto alla segnalazione della centrale rischi nella specie non vi e’ siffatto pericolo perche’ la banca da’ solo notizia che il cliente ha sconfinato dall’affidamento e che contesta il relativo credito e questa pubblicita’, dovuta per legge, non costituisce apprezzamento circa l’affidabilita’ del cliente al contrario  della segnalazione a sofferenza che pero’ non e’ intervenuta;

- neppure vi e’ siffatto periculum relativamente al rischio che la banca compensi la sua pretesa creditoria nell’ambito di altri rapporti in essere trattandosi di depositi di titoli in custodia che non risultano esposti a monetizzazione e non rientrano percio’ nella previsione dell’art. 1243 cc

HA RITENUTO

 di rigettare le domande attoree per mancanza del periculum ma di compensare le spese di lite per la particolarita’ delle questioni e le difese relative al fumus.  

                                                                                             (a cura di Marsilio Ferrata)