NEL CASO IN CUI

  siano contestualmente impugnate per difetto assoluto di informazione e violazione dei principi di veridicita' e di chiarezza due delibere, successive l’una all’altra di 7 mesi, con cui una srl in liquidazione approvi i bilanci di due esercizi consecutivi e la convenuta svolga riconvenzionale domandando il risarcimento del danno derivante dal protrarsi della liquidazione per plurime ed infondate iniziative giudiziarie dell’attore

IL GIUDICE

  rilevato che l’impugnazione della delibera di approvazione del bilancio piu' remoto e' preclusa ex artt. 2479 ter e 2434 bis cc dalla approvazione del successivo;

  rilevato che l’assenza assoluta di informazione si verifica ove sia completamente carente la convocazione ovvero completamente assente la verbalizzazione, l’una e l’altra, invece, esistenti nel caso di specie;

  rilevato che risultava omessa l’appostazione di un debito sociale cosicche' il bilancio doveva ritenersi non rispettoso del principio di veridicita';

  rilevato che la pretesa risarcitoria della convenuta non era in alcun modo connessa quanto a causa petendi o petitum alla domanda attorea ed era completamente avulsa dal thema decidendum introdotto con la richiesta impugnatoria

HA RITENUTO

  inammissibili sia l’impugnazione della delibera di approvazione del bilancio proposta dopo l’approvazione di quello successivo, sia la domanda di risarcimento del danno proposta in via riconvenzionale e, invece, nulla per difetto di veridicita' la delibera di approvazione del bilancio che non rilevava l’esistenza di un debito della societa'.

(a cura di Renato Pastorelli)