NEL CASO IN CUI

  sia stata promossa dal curatore fallimentare azione di responsabilita' nei confronti degli amministratori di una srl, succedutisi nel tempo, per fatti di mala gestio

IL GIUDICE

- ritenuto che l’omessa tenuta dei libri sociali obbligatori costituisca una violazione dei doveri dell’amministratore;

- ritenuto che l’alienazione del patrimonio sociale con distinti atti di compravendita privi di clausole a tutela del venditore, come pure l’omessa presentazione delle dichiarazioni Ires, Irap, Iva, l’omessa registrazione di operazioni imponibili e l’omessa tenuta dei registri Iva con conseguente irrogazione da parte dell’Agenzia delle Entrate di sanzioni pecuniarie costituiscano inottemperanza dell’obbligo di conservazione e di tutela del patrimonio della societa';

- considerato che la mancata costituzione in giudizio da parte dell’amministratore, pur legittima, ha comportato la rinuncia di quest’ultimo a far valere fatti a se' favorevoli;

- ritenuto invece che le allegate anomale variazioni delle valutazioni delle giacenze riportate in bilancio durante la gestione amministrativa precedente, in assenza di riscontri obiettivi, non possano costituire ipotesi di distrazione del patrimonio sociale

HA RITENUTO

  sussistenti i presupposti dell’azione promossa contro l’amministratore ultimo in carica, condannandolo al risarcimento dei danni in favore del fallimento, con refusione delle spese in favore dell’Erario; insussistenti invece quelli della domanda svolta nei confronti degli amministratori precedenti, con conseguente rigetto del stessa e con condanna del fallimento alla refusione delle spese nei confronti di questi ultimi.

                                                                                                            (a cura di Elena Dalla Costa)