NEL CASO IN CUI

  i soci di una srl che abbiano trasferito ad un terzo – rimasto contumace - la totalita’ delle quote, con ricorso ante causam chiedano il sequestro giudiziario delle quote stesse, sostenendo la natura simulata della cessione, la sua rescindibilita’ perche' conclusa in stato di bisogno, ovvero la sua annullabilita’ per dolo

IL GIUDICE

  rilevato che la cessione delle quote era avvenuta per atto notarile, sulla base di uno stato patrimoniale sottoscritto dai ricorrenti e che, dunque, non trovava adeguato conforto probatorio l’unico elemento posto a conforto del fumus boni iuris, dato dalla sproporzione tra tale stato patrimoniale ed il reale valore del patrimonio immobiliare di cui era titolare la societa’

HA RITENUTO

  di rigettare la domanda di sequestro.

(a cura di Luca Vedovato)