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LA VENDITA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DELLA SOCIETA’ POSTA IN ESSERE DAGLI AMMINISTRATORI IN CONFLITTO DI INTERESSI NON DICHIARATO E IN ASSENZA DI GARANZIE A TUTELA DELLA SOCIETA’ E' CAUSA DI LORO RESPONSABILITA'

Tribunale di Venezia Sezione Specializzata in Materia d’Impresa
dott.ssa L. Guzzo
19.08.2017 R.G. 2657/2017

NEL CASO IN CUI

  sia stata posta in essere la vendita del patrimonio immobiliare della societa' da parte degli amministratori in conflitto di interessi non dichiarato ai sensi dell’art. 2391 cc e per fini estranei agli interessi della societa'

IL GIUDICE

  ritenuto che l’assenza di indicazione nella relativa deliberazione delle ragioni e della convenienza per la societa' dell’operazione, la previsione della cessione pro soluto di un credito commerciale verso un soggetto incapiente quale parte del prezzo e la mancata iscrizione di ipoteca legale sul bene a garanzia del pagamento costituiscano grave violazione dei doveri di diligenza degli amministratori;

  ritenuta la sussistenza del periculum in mora, stante l’entita' del credito vantato dalla societa', costituito dal mancato importo incassato e dalle riprese fiscali pretese dall’Agenzia delle Entrate sull’operazione, e stante l’assenza di patrimonio facilmente aggredibile in capo agli amministratori;

  rilevato che eventuali omissioni informative ed omesse valutazioni dei sindaci non siano state causative del danno in quanto, rispetto ad essi, gia' verificatosi prima del quinquennio;

HA RITENUTO

  di accogliere il ricorso, autorizzando il sequestro conservativo sui mobili, immobili, crediti anche presso terzi degli amministratori fino a concorrenza dell’importo richiesto; e di rigettarlo invece nei confronti dei sindaci.

                                                                             (a cura di Elena Dalla Costa)

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Inserito il 13.05.2019